La vitamina D come fattore protettivo per Covid-19. Questa l’evidenza che sembra emergere da una ricerca condotta presso il Centro Parkinson e parkinsonismi dell’Asst Gaetano Pini-Cto di Milano con il contributo della Fondazione Grigioni per il morbo di Parkinson e pubblicata su Movement Disorder.

Nutricia, parte del gruppo Danone, ha annunciato nei giorni scorsi lo stanziamento di un milione di euro a sostegno della ricerca indipendente volta a definire linee guida sulla nutrizione dei pazienti Covid-19 dopo la dimissione dall’ospedale.

Più frutta, verdura e legumi, ma anche più dolci e alcol e voglia di sperimentare nuove ricette. Queste le abitudini alimentari degli italiani durante il lockdown secondo un’indagine condotta dall’Oersa (Osservatorio sulle eccedenze, sui recuperi e sugli sprechi alimentari) del Crea Alimenti e Nutrizione mediante un questionario volto a documentare e analizzare i mutamenti intercorsi nell’alimentazione quotidiana durante la quarantena.

Il selenio potrebbe essere strettamente legato alla prognosi dei pazienti colpiti da Covid-19. L’ipotesi viene suggerita da ricercatori dell’università del Surrey, in Gran Bretagna che hanno da poco pubblicato uno studio sull’American journal of clinical nutrition analizzando alcuni dati provenienti dall’esperienza cinese.

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