L’integrazione di vitamina D aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare negli over 60. A suggerirlo, uno studio randomizzato e in doppio cieco pubblicato di recente sul British medical journal, il più ampio finora condotto nel suo genere.

Tre porzioni di cereali integrali al giorno sono sufficienti a ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12% e quella generale del 15%. Pesce, frutta e verdura sono i cibi da preferire per stare bene, mentre bisogna evitare o ridurre drasticamente il consumo di zucchero e grassi saturi. Il tutto condito da una buona attività fisica.

Al XLIII congresso nazionale della Sinu (Società italiana di nutrizione umana), svoltosi di recente ad Arezzo, è stata presentata la dieta per la prevenzione del rischio cardiovascolare, che risulta anche in grado di ridurre del 48,6% le emissioni di gas serra, legate agli attuali consumi europei.

La dieta chetogenica mette a rischio la salute cardiovascolare. A segnalarlo, uno studio presentato a New Orleans nel corso del recente congresso annuale dell’American college of cardiology, organizzato contestualmente al Congresso mondiale di cardiologia.

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