La dieta mediterranea e quella nordica hanno molti tratti in comune, tra cui l'abbondante uso di frutta e verdura (e bacche nella dieta nordica), l'uso limitato di grassi saturi (grassi del latte) e carni rosse, l'uso di olio vegetale (olio d'oliva nella dieta mediterranea e l'olio di colza nella dieta nordica) e i prodotti a base di cereali integrali come importante fonte di fibre alimentari. 

L’integrazione di vitamina D aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare negli over 60. A suggerirlo, uno studio randomizzato e in doppio cieco pubblicato di recente sul British medical journal, il più ampio finora condotto nel suo genere.

Tre porzioni di cereali integrali al giorno sono sufficienti a ridurre la mortalità cardiovascolare del 20%, quella oncologica del 12% e quella generale del 15%. Pesce, frutta e verdura sono i cibi da preferire per stare bene, mentre bisogna evitare o ridurre drasticamente il consumo di zucchero e grassi saturi. Il tutto condito da una buona attività fisica.

Al XLIII congresso nazionale della Sinu (Società italiana di nutrizione umana), svoltosi di recente ad Arezzo, è stata presentata la dieta per la prevenzione del rischio cardiovascolare, che risulta anche in grado di ridurre del 48,6% le emissioni di gas serra, legate agli attuali consumi europei.

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