Livelli adeguati di cinque antiossidanti possono tenere sotto controllo l’infezione da Papilloma virus (Hpv) e il rischio di tumore all’utero correlato. Queste le evidenze di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Lsu health New Orleans schools of public health and medicine i cui risultati sono stati pubblicati nei giorni scorsi sul Journal of infectious diseases.

L’infezione da Human papillomavirus (Hpv), da sola, non è sufficiente a scatenare il processo degenerativo che porta allo sviluppo di tumore della cervice uterina. Sono necessari altri cofattori, anche legati allo stile di vita, a partire da una cattiva alimentazione. Un argomento che da anni segue con estrema attenzione il dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate “GF Ingrassia” dell’Università degli studi di Catania che ha già all’attivo diverse pubblicazioni, ultima delle quali su Nutrients, lo scorso maggio, sul ruolo protettivo degli antiossidanti. Ne abbiamo parlato con uno degli Autori, Martina Barchitta, ricercatore in Igiene generale e applicata presso il “GF Ingrassia” di Catania.

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