L’erucina, principio attivo derivante dalla comune rucola, si candida come il vasoprotettore del futuro grazie all’azione di contrasto dei processi ossidativi che attaccano l’endotelio. Un’area di ricerca su cui sta concentrando l’attenzione di un gruppo di scienziati dell’Università di Pisa che hanno presentato gli ultimi dati emergenti sui pazienti obesi nel corso del recente congresso della Società italiana di farmacologia (Sif). Ne abbiamo parlato con la relatrice, Alma Martelli, docente di Farmacologia presso l’ateneo pisano.

Scritto da chimici, biochimici ed esperti di nutrizione, Glucosinolates: Properties, Recovery and Applications (Academic press, 384 pp, 250 Dollari, disponibile dal prossimo 1 ottobre), si candida a diventare una vera e propria Bibbia sul tema. Il testo parte da una panoramica sui glicosinolati e la loro diversità nelle piante, per affrontare in maniera completa e articolata tutti gli aspetti legati a biosintesi, metabolismo, effetti sulla salute, affrontando anche argomenti legati alla catena di approvvigionamento alimentare, alla trasformazione in corso di cottura, con un capitolo intero dedicato al dilemma dei glucosinolati “buoni” e “cattivi”.

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