Andare contro un'ossessione che vuole controllare la nostra vita, così come combattere la forza irresistibile della fame emotiva, è un percorso ripido, scivoloso e pieno di ostacoli. È fondamentale saperlo prima: i disturbi alimentari sono come un'escursione in montagna, per affrontarli bisogna essere ben equipaggiati, consapevoli di cosa si sta facendo e mai da soli.

Durante la pandemia, le persone che soffrivano di un disturbo alimentare si sono aggravate e, nello stesso tempo, sono aumentati i casi, con un’età di insorgenza che si è abbassata. Questo quanto presentato nei giorni scorsi all’Istituto superiore di sanità in occasione della Giornata nazionale del fiocchetto lilla, celebratasi il 15 marzo.

I Disturbi del comportamento alimentare (Dca) possono accelerare i processi di degenerazione retinica nei soggetti diabetici. A suggerirlo, una review pubblicata di recente sul Journal of diabetes & metabolic disorders, che ha preso in esame sette studi, per un totale di 1.162 soggetti coinvolti, tutti mirati a valutare la prevalenza di Dca in diabetici con o senza retinopatia diabetica, una delle complicanze più diffuse e temute legata a una disarticolazione del sistema vascolare in quest’area dell’occhio cruciale per la vista.

Un centinaio di strutture per un totale di circa mille professionisti e 8 mila utenti assistiti. Questa la fotografia che emerge dalla prima mappatura dei centri Ssn per la cura dei Disturbi alimentari (Dca) realizzata dall’Istituto superiore di sanità e presentata pubblicamente nei giorni scorsi.

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