Una dieta ricca di cereali integrali, fibre, pesce e acidi grassi polinsaturi n-3 (Pufa) può ridurre il rischio di morte per tutte le cause negli adulti con diabete di tipo 2. A sostenerlo, i dati di una revisione sistematica e metanalisi, presentati nei giorni scorsi a Stoccolma in occasione del congresso annuale Easd (European association for the study of diabetes).

Un recente studio osservazionale condotto da un gruppo di ricercatori della Brown University di Providence, nel Rhode Island, ha messo in evidenza una stretta correlazione tra consumo di pesce e incidenza di melanoma, attribuendone la possibile causa alla presenza di contaminanti.

In Italia le allergie alimentari colpiscono il 6-10% dei bambini nei primi anni di vita e fino al 5% della popolazione adulta. Quella ai crostacei è la seconda causa di allergia alimentare primaria (13%). Rara, invece, l’allergia al pesce, ma è importante inquadrarla correttamente per evitare diete di eliminazione inappropriate. Per l’arachide, il fenomeno sembra concentrarsi prevalentemente nelle regioni settentrionali. Questi alcuni dei principali dati diffusi nei giorni scorsi dall’Associazione allergologi ed immunologi italiani territoriali ed ospedalieri (Aaiito), che ha voluto fare il punto su un argomento ritenuto vittima assai spesso di cattiva o fuorviante informazione sui media.

Il consumo di pesce in scatola riduce di oltre il 30% il rischio di insorgenza di tumore del colon-retto. A segnalarlo, uno studio, condotto dall’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs di Milano, nell’ambito delle attività dell’Italian institute for planetary health (Iiph, società consortile nata nel 2019 tra il Mario Negri e l’Università Cattolica del Sacro Cuore), in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, i cui risultati sono stati pubblicati su Nutrients.

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