Il British medical journal promuove gli integratori di olio di pesce a protezione del cuore

11 Marzo 2020

Abbassa il rischio di mortalità generale, di quella cardiovascolare e l’incidenza di eventi quali infarto e ictus. Il consumo regolare di integratori di olio di pesce si rivela un vero toccasana per cuore e vasi secondo quanto riportato da uno studio di popolazione condotto in Uk e pubblicato sul British medical journal.

Sono stati presi in esame i dati di circa 430 mila cittadini di Inghilterra, Scozia e Galles, all’interno dell’Uk Biobank, un ampio studio di popolazione condotto tra il 2006 e il 2009, con pazienti seguiti fino alla fine del 2018 (follow-up variabile dagli 8 ai 12 anni).

Tramite questionario iniziale si è verificato che il 31% faceva uso abituale di integratori di olio di pesce. L’età media era compresa tra i 40 e i 69 anni e nessuno, a inizio studio, presentava malattie cardiovascolari o tumori. Obiettivo era verificare l’incidenza di e la mortalità da malattia cardiovascolari e la mortalità per tutte le cause, incrociando i dati con i registri delle morti e dei ricoveri ospedalieri dei rispettivi Sistemi sanitari nazionali.

I risultati dicono che un consumo regolare di olio di pesce riduce del 13% il rischio di mortalità per qualsiasi causa, del 16% quello per malattia cardiovascolare e l’incidenza di eventi cardiovascolari del 7%, con effetti maggiori negli ipertesi. Un dato ottenuto al netto di fattori correttivi quali età, sesso, stili di vita, uso di farmaci, dieta.

Diversi i possibili meccanismi alla base di tali effetti chiamati in causa dagli autori. Innanzitutto, l’azione degli Omega-3 su ipertensione, trigliceridi plasmatici e frequenza cardiaca. Poi, i miglioramenti della funzione endoteliale, le proprietà antiaritmiche e di riduzione della trombosi.

Nonostante l’ampia dimensione del campione, rimane il limite di uno studio osservazionale, non in grado di evidenziare relazioni causa-effetto e gli stessi autori, oltretutto, sottolineano che non hanno potuto ottenere informazioni su dose, durata della somministrazione ed effetti collaterali degli oli di pesce.

Ciò detto, concludono: “L'uso abituale dell'olio di pesce si associa a minor rischio di mortalità per tutte le cause e per malattie cardiovascolari, apportando anche un beneficio sull’incidenza di eventi cardiovascolari. Sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno fino quali sono i dosaggi in grado di determinare un effetto clinicamente significativo”. (n.m.)

 

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