Alimenti fortificati con acido folico, i neonatologi: Italia sia pioniera in Europa

23 Ottobre 2019

“L’Italia deve proporsi come il primo paese europeo a dotarsi di una norma che renda obbligatoria l’assunzione di alimenti fortificati con acido folico e noi ci faremo promotori di un Disegno di legge in questa direzione”.

Così la Sin (Società italiana di neonatologia) in occasione della Giornata mondiale della spina bifida, tenutasi lo scorso 25 ottobre, durante la quale si è ribadito come nel nostro Paese sei neonati su 10 mila nascano ogni anno con un Difetto del tubo neurale (Dtn), in grado di determinare malformazioni congenite come, appunto, la spina bifida (nel 50% dei casi), l'anencefalia e l'encefalocele. L’incidenza dei Dtn potrebbe essere ridotta fino al 70% con l’assunzione di acido folico attraverso alimenti fortificati, in particolare le farine di cereali.

“È fondamentale garantire il giusto apporto di acido folico all’embrione sin dal concepimento”, sottolinea  Fabio Mosca, presidente Sin. Purtroppo, in Italia solo il 30% delle donne che intendono avere un bambino segue una profilassi volontaria corretta nel periodo pre-concezionale. È quindi indispensabile adottare una diversa strategia di profilassi, che preveda l’assunzione continuativa di acido folico con gli alimenti, in modo da garantire livelli adeguati nelle importantissime prime fasi della gravidanza, quando inizia a formarsi il sistema nervoso”.

I Dtn possono essere incompatibili con la vita già in epoca neonatale, o estremamente invalidanti con esiti cognitivi e neuro-motori: alterazioni del controllo degli sfinteri, manifestazioni epilettiche, difetti del tono muscolare e neurosensoriali, paralisi cerebrale.

“Per contrastare la diffusione delle malformazioni e delle patologie legate ai difetti del tubo neurale serve innanzitutto collaborazione tra i soggetti interessati alla salute della diade mamma-bambino: le società scientifiche, le istituzioni, le associazioni, gli operatori sanitari, ma anche i produttori di alimenti adatti alla fortificazione con acido folico” continua Mosca. “La Sin è disponibile a supportare le aziende produttrici di farine e cereali che accoglieranno la richiesta e metteranno in commercio i loro prodotti fortificati, collaborando attivamente, anche grazie ad una comunicazione ad hoc, per far arrivare il messaggio alle donne nel modo più chiaro possibile. Non basta però solo una corretta informazione, la battaglia deve essere giocata anche con la fortificazione degli alimenti”.

L’assunzione di alimenti fortificati con acido folico, come le farine di cereali, di cui è accertata e documentata la funzione di prevenzione della patologia, è stata introdotta per la prima volta nel 1998 negli Stati Uniti. Nei paesi dove la legge prevede la fortificazione obbligatoria, i difetti del tubo neurale hanno avuto un calo tra il 16% e il 58%.

Le più recenti indicazioni dell’Istituto superiore di sanità ed il Network italiano promozione acido folico per la prevenzione primaria dei difetti congeniti, raccomandano l'apporto di acido folico per la popolazione generale e per una donna in età fertile pari a 0,4 milligrammi al giorno, a partire da due mesi prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza.

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