Consumo di caffeina nemico di grasso corporeo e diabete di tipo 2

21 Marzo 2023

La caffeina aiuta e perdere peso e a ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. A suggerirlo, un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet, di Stoccolma, in uno studio pubblicato di recente su Bmj medicine.

La scienza, a oggi, suggerisce come il consumo giornaliero di 3-5 tazze di caffè si associ a un minor rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari, osservano i ricercatori. I limiti delle conoscenze attuali, però, riguardano soprattutto il fatto che le evidenze derivano principalmente da studi osservazionali, che non possono stabilire in modo affidabile una relazione causa-effetto. Inoltre, è sempre difficile distinguere gli effetti di altri composti presenti in bevande e alimenti contenenti caffeina.

Per superare l’ostacolo, gli Autori sono ricorsi a un metodo di ricerca innovativo, la cosiddetta randomizzazione mendeliana, una tecnica che utilizza varianti genetiche correlate a un fattore specifico, in questo caso i livelli ematici di caffeina, per comprendere un eventuale legame con un determinato outcome, in questo studio, peso e rischio di diabete di tipo 2.

I ricercatori hanno esaminato il ruolo di due varianti comuni dei geni CYP1A2 e AHR in quasi 10 mila persone. I due geni CYP1A2 e AHR sono coinvolti nella regolazione del metabolismo della caffeina. Chi presenta varianti di questi geni, assorbe più lentamente la caffeina, beve, in media, meno caffè, ma ha livelli più elevati di caffeina nel sangue rispetto a chi la metabolizza rapidamente.

I risultati dell'analisi hanno mostrato che livelli geneticamente previsti di caffeina nel sangue più elevati erano associati a peso e grasso corporeo inferiori. Livelli più elevati di caffeina nel sangue sono risultati associati anche a un minor rischio di diabete di tipo 2.

Il calo di peso è risultato associato a riduzione del rischio di diabete nel 43% dei casi. Nessuna correlazione, invece, con il rischio di malattia cardiovascolare.

Due i limiti principali dello studio, secondo gli Autori: due sole varianti considerate e la tipologia della popolazione, esclusivamente europea.

Questo il commento finale: “È noto che la caffeina aumenti il metabolismo, la combustione dei grassi e riduca l'appetito. Si stima che un'assunzione giornaliera di 100 mg aumenti il dispendio energetico giornaliero di circa 100 calorie, il che potrebbe di conseguenza ridurre il rischio di sviluppare obesità. Alla luce dei nostri risultati, il potenziale ruolo delle bevande senza calorie contenenti caffeina nel ridurre i rischi di obesità e diabete di tipo 2 è sicuramente da esplorare con studi controllati e randomizzati”.

Nicola Miglino

 

 

 

 

 

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