Obesità, al via studio italiano su prima terapia digitale

04 Gennaio 2023

Ha ottenuto l’autorizzazione alla sperimentazione da parte del ministero della Salute e promette di contribuire al miglioramento della gestione dei pazienti in regime ambulatoriale. Parliamo di DTxO (Digital Therapeutics per l’Obesità), un nuovo trattamento personalizzato attraverso il proprio smartphone, risultato di una collaborazione tra Theras Lifetech e Advice Pharma Group, società specializzate nella ricerca e sviluppo in ambito biomedicale e nel software per la ricerca clinica.

DTxO è un dispositivo medico in formato app che permette di ottenere un’assistenza personalizzata attraverso il proprio smartphone. Grazie, infatti, a un particolare algoritmo che elabora le prescrizioni del team di cura, il sistema affianca la persona, motivandola e incoraggiandola nel suo percorso fornendole raccomandazioni utili al raggiungimento del suo obiettivo.

Lo studio approvato dal ministero della Salute e denominato Demetra, prevede un periodo di osservazione di 12 mesi e coinvolgerà circa 200 soggetti, di cui oltre 130 già arruolati nei due centri italiani coinvolti, l’Istituto auxologico italiano Centro ambulatoriale obesità e il Policlinico di Bari, Ospedale Giovanni XXIII. L’obiettivo è di valutare la perdita di peso di quanti utilizzano DTxO, attraverso un miglioramento nel controllo e mantenimento ponderale, unito a quello della salute generale del paziente.

“L’obesità è una malattia cronica, multifattoriale complessa, associata a complicanze cardiometaboliche, meccaniche e psicologiche molto impattanti sull’aspettativa e sulla qualità di vita dei soggetti colpiti”, sottolinea Simona Bertoli, direttore della scuola di specializzazione in Scienza dell’alimentazione all’Università degli Studi di Milano e direttore del Centro ambulatoriale obesità e del laboratorio sperimentale di ricerca sulla nutrizione e l’obesità dell’Istituto auxologico Irccs, nonché supervisore dello studio. “Richiede un trattamento a lungo termine, in grado di favorire la perdita di peso, prevenirne il recupero nel tempo e migliorarne le complicanze associate. L’engagement del paziente in questo percorso di cura è fondamentale”.

“Per questo” - commenta Giuseppina Piazzola, professore aggregato di Medicina interna all’Università degli Studi di Bari “A. Moro” e responsabile ambulatorio/day service per la diagnosi e cura del diabete mellito e sindrome metabolica, Uo di Medicina interna universitaria “C. Frugoni”, Aou Policlinico, Bari - “la possibilità di monitorare sempre più da vicino le abitudini dei nostri pazienti e, laddove scorrette, correggerle grazie all’ausilio di dispositivi tecnologici come un semplice smartphone, potrebbe garantire una migliore qualità delle cure e rafforzare sempre più il rapporto medico-paziente.” (n.m.)

 

 

Top
Questo sito utilizza i cookies, che consentono di ottimizzarne le prestazioni e di offrire una migliore esperienza all'utente. More details…