Corpi chetonici, negli obesi migliorano flusso ematico cerebrale e funzione cognitiva

13 Ottobre 2021

Una supplementazione con corpi chetonici potrebbe contribuire a migliorare il flusso ematico cerebrale e le funzioni cognitive in soggetti obesi. Sono i risultati di uno studio canadese pubblicato su The journal of physiology che ha coinvolto per il momento un piccolo gruppo di volontari ma che segna una prima indicazione di una possibile applicazione dei ketone bodies in ambito neurocognitivo in caso di obesità.

“Gli adulti obesi sono a maggior rischio di disturbi neurocognitivi, anche in relazione a una riduzione del flusso sanguigno cerebrale e dei livelli di Bdnf, il fattore neurotrofico cerebrale in grado di favorire la crescita nervosa”, sottolineano gli Autori. “Gli integratori chetonici contenenti β-idrossibutirrato rappresentano una possibile approccio terapeutico per migliorare la salute del cervello in questi casi”. 

Ecco così che i ricercatori hanno voluto testare la capacità di un'integrazione a breve termine di β-Ohb nel migliorare il flusso sanguigno cerebrale e i livelli di Bdnf in soggetti obesi, correlando il tutto a un miglioramento delle performance cognitive.

Lo studio, in doppio cieco, controllato vs placebo e con disegno cross-over, ha coinvolto 14 obesi (10 donne; età 56 ± 12 anni; Bmi: 33,8 ± 6,9 kg m2) ai quali, tre volte al giorno e per 14 giorni sono stati somministrati 30 ml (12 g) di β-Ohb o placebo.

A inizio e fine studio si sono misurati, tramite ecodoppler, alcuni parametri fisiologici quali flusso e conduttanza cerebrovascolari a livello di arteria carotide comune, carotide interna e vertebrale.

Il Bdnf è stato misurato tramite test immunoenzimatico mentre, per la funzione cognitiva, si è usato il Digit-symbol substitution test, che misura il tempo richiesto per associare tra loro una serie di numeri e simboli.

Al termine dei 14 giorni di integrazione, si sono osservati miglioramenti significativi, dal 10 al 12%, dei parametri legati al flusso ematico cerebrovascolari in tutti i distretti valutati. Lo stesso punteggio Dsst è migliorato, in correlazione con le maggiori prestazioni del flusso ematico cerebrale. Contrariamente a quanto ipotizzato, invece, nessun beneficio si è riscontrato sul fronte Bdnf. L'integrazione è stata generalmente ben tollerata.

“La nostra ricerca evidenzia come la somministrazione T.i.d. per 14 giorni di una bevanda contente un monoestere di chetone sia in grado di migliorare la funzione cognitiva e il flusso ematico cerebrovascolare in soggetti adulto obesi”, concludono gli Autori. “Per quanto a nostra conoscenza, il nostro è il primo studio a valutare l'effetto di una supplementazione di chetoni a breve termine su molteplici aspetti legati alla salute cerebrale in questo tipo di popolazione. Si tratterà ora di confermare tali risultati su campioni più ampi”.

Nicola Miglino

 

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