Riso rosso fermentato: review conferma efficacia e sicurezza

03 Febbraio 2021

Gli estratti di riso rosso fermentato con dosi di monacolina K comprese tra 3-10 mg/die sono da considerarsi ipolipemizzanti utili e sicuri in soggetti sani con ipercolesterolemia lieve-moderata. A ribadirlo, una review appena pubblicata sul Journal of the american college of cardiology, che ha preso in esame le evidenze cliniche a oggi disponibili su potenzialità e limiti del più efficace tra i nutraceutici in ambito dislipidemico.

L’attività dell’estratto è dovuta principalmente alla monacolina K, un debole inibitore reversibile della 3-idrossi-3-metilglutaril-coenzima A reduttasi (Hmg-CoA reduttasi), la cui assunzione quotidiana determina una riduzione dei livelli plasmatici di c-Ldl dal 15% al 25% nell’arco di 6-8 settimane.

Tra le più recenti evidenze, una metanalisi di 20 studi clinici e 6.663 soggetti coinvolti in cui si dimostra che, dopo 2-24 mesi di trattamento, l’estratto ha ridotto le c-Ldl in media di 39,4 mg/dl rispetto al placebo, un risultato paragonabile a quanto ottenibile con statine a basso dosaggio (pravastatina 40 mg, simvastatina 10 mg, lovastatina 20 mg).

La combinazione di nutraceutici ipolipemizzanti più studiata è quella di monacolina K 3 mg e berberina 500 mg. Una metanalisi di 14 trial clinici con dati di 3.159 soggetti ha dimostrato che tale associazione è in grado di migliorare significativamente il livello plasmatico di c-Ldl (-23,6 mg/dl, corrispondente a una riduzione percentuale del 14,7%), c-Hdl (+2,7 mg/dl), trigliceridi (-14,2 mg/dl) e glucosio (-2,52 mg).

A ciò si aggiungono le evidenze di alcuni studi sul miglioramento della funzione endoteliale e della rigidità arteriosa e nella prevenzione di eventi cardiovascolari.

Nel complesso, gli integratori a base di riso rosso fermentato sono ritenuti sicuri e ben tollerati. Di recente, alcune pubblicazioni hanno sollevato rilievi su alcuni aspetti di tossicità. La prima raccomandazione è di assicurarsi che i prodotti siano citrinina-free, ovvero non contengano la micotossina derivante dal processo di fermentazione del riso rosso considerata potenzialmente tossica da studi preclinici. Occhio, inoltre, all’assunzione concomitante di succo di pompelmo o farmaci (ciclosporina, verapamil, antimicotici azolici, macrolidi, nefazodone, inibitori delle proteasi), che possano inibire Cyp 3A4, enzima che metabolizza la monacolina K: potrebbero determinarsi effetti a livello muscolare. Una recente metanalisi di 53 studi clinici, infine, ha escluso sintomi muscolari statine-correlati per un’assunzione giornaliera di monacolina K tra i 3 e i 10 mg.

“Esiste chi nega ancora l'utilità dei nutraceutici ipocolesterolemizzanti, sostenendo che non esista evidence-based medicine in quest’ambito” commenta Arrigo Cicero, del dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e coordinatore della review. “Il nostro lavoro, pubblicato su una delle più prestigiose riviste internazionali in area cardiologica, conferma che gli integratori a base di riso rosso fermentato, con monacolina K tra 3-10 mg per compressa, sono da considerarsi ipolipemizzanti efficace e sicuri indicati in soggetti sani con lieve ipercolesterolemia, da soli o in combinazione con altre sostanze naturali ad azione anti-dislipidemica o farmaci alternativi alle statine quando non tollerate. Non devono però mai essere considerati sostitutivi delle statine o di altri farmaci ipo-lipemizzanti in pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Infine, si raccomanda vigilanza in caso di impiego di estratti di riso rosso fermentato in pazienti fragili che assumono farmaci in grado di interferire con l’azione della monacolina K”.

Nicola Miglino

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